Tumulti in Nuova Caledonia

“Tutto ciò che accade in Nuova Caledonia interessa all’industria del nichel”, riporta il Financial Review. Il governo francese sta riversando soldati e poliziotti a Kanaky (Il nome con cui i nativi chiamano il territorio chiamato dalla Francia Nuova Caledonia). Kanaky possiede circa il 25% delle riserve di nichel conosciute al mondo e rappresenta circa il 6% della produzione globale di nichel. Lo stato francese sostiene la finzione che la “Nuova Caledonia” faccia parte della Francia, in realtà è una colonia. La Francia si impadronì di Kanaky nel 1853, cacciò gli indigeni Kanak dalla loro terra, introdusse malattie, perpetrò massacri, confinò i Kanak nelle “riserve” e cercò di sostituire la popolazione Kanak con migranti europei. Oggi, tre grandi aziende sfruttano Kanaky per le sue riserve di nichel, tutte di proprietà di multinazionali con le loro radici in Francia.

Il nichel è un componente chiave delle batterie agli ioni di litio utilizzate nei veicoli elettrici e l’industria dei veicoli elettrici si sta espandendo rapidamente. La Cina sta rapidamente diventando un centro di produzione di veicoli elettrici e minaccia di superare la concorrenza dei marchi automobilistici europei. I capitalisti francesi temono che una Kanaky indipendente possa decidere di vendere i diritti delle sue miniere di nichel ai capitalisti cinesi piuttosto che a quelli francesi. Questo è il motivo per cui lo Stato francese sta cercando di annullare le sue promesse passate alla “Nuova Caledonia”. Nel 1998 la Francia firmò l’Accordo di Nouméa, che prometteva un maggiore potere politico Kanak e la possibilità di indipendenza. Secondo i termini dell’accordo di Nouméa, il voto alle elezioni provinciali era limitato alle persone che avevano risieduto in Nuova Caledonia prima del 1998 e ai loro figli. La Francia sta ora cercando di annullare questo accordo. Un recente emendamento costituzionale estenderebbe il diritto di voto ai recenti coloni francesi, emarginando ulteriormente il popolo Kanak e scongiurando la prospettiva di un referendum sull’indipendenza.

Lo Stato francese è intenzionato a mantenere il controllo sulla sua ultima colonia del Pacifico, e l’Australia sostiene implicitamente la Francia in questo obiettivo.

Tratto dal sito del Melbourne anarchist communist group

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